Domenica 29 ottobre 2023

Ciminà (RC)



Immerso nel Parco Nazionale dell’Aspromonte, Ciminà si trova a valle, sotto il monte Tre Pizzi e vicinissimo alla fiumara Condojanni. Cittadina sempre più frequentata da turisti internazionali, attratti dal labirinto delle sue vie, dalle particolari abitazioni scavate nel tufo violaceo della Ciminà alta e dai bellissimi percorsi panoramici di trekking, è una delle più antiche patrie del caciocavallo. Ciminà, per posizione e fertilità dei territori, è un luogo dove rilassarsi e immergersi nei boschi, a pochi chilometri dal mare. Un borgo che conserva la sua storia, come ci dimostra la chiesa dedicata a San Nicola di Bari, risalente al XVII secolo e ristrutturata più volte per rimediare ai danni provocati dai vari terremoti che hanno colpito la zona nel corso degli anni. La sua fondazione risale al 1453 da parte di greci e albanesi spostatisi qui dopo la caduta di Costantinopoli. Scelsero un luogo quasi naturalmente fortificato, il “Monte Tre Pizzi”, luogo lontano dal mare e difficilmente raggiungibile da attacchi esterni, molto adatto all’agricoltura e all’allevamento. La prima famiglia nobile a imporre la sua supremazia nel comune di Ciminà fu la famiglia Marullo di Messina, che acquistarono il titolo di Conti di Condojanni dal re Ferdinando II di Sicilia. Vendettero poi il paese alla famiglia Carafa di Roccella Jonica, che ne mantenne il controllo fino all’abolizione dei feudi. Successivamente, per volere dei Borboni, nel 1811 passò sotto il controllo della cittadina di Gerace. La Chiesa di San Nicola di Bari è solo una delle bellezze visitabili nel comune di Ciminà. Risalente al XVII secolo, ospita al suo interno moltissime opere di artisti locali. Altro punto di interesse della cittadina sono i suoi mulini ad acqua, un tempo la prima fonte di reddito per la maggior parte degli abitanti. Una delle perle enogastronomiche della Calabria, che esalta ogni giorno le sue bontà mediterranee, è sicuramente il caciocavallo, conosciuto in tutto il mondo. Questo antichissimo formaggio, di cui Ciminà è una delle più vecchie culle, ha una storia particolare. Il suo antenato pare infatti sia il kaskaval, una pasta filata prodotta nei Balcani. Un piccolo grande tesoro che fa della tradizione un vanto e una prelibatezza. Il caciocavallo di Ciminà è solitamente consumato freschissimo, entro pochi giorni dalla sua produzione, e anche con qualche settimana di stagionatura, dopo le quali sprigiona sapore e profumi di straordinaria bontà. Scopo di questo Presidio è incrementare la produzione di caciocavalli più grandi e con una stagionatura più prolungata, così da aiutare i produttori ad ampliare il loro mercato. Proprio in questo borgo i produttori di questo formaggio sono circa una trentina, ma solo alcuni di questi lavorano ogni giorno per il mercato. Il Presidio si propone quindi di coinvolgere tutti i produttori e riunirli in un’associazione, così che il caciocavallo diventi risorsa importante per la crescita economica e sociale di questo paese.

PERCORSO

La giornata avrà inizio con un raduno davanti a uno degli storici frantoi del paese, appartenuto a una delle famiglie più abbienti e conosciuto anche come “A Machina”, oggi ristrutturato e adibito a museo dell’olio. Particolarità di tale struttura è data dal funzionamento altamente innovativo per l’epoca e alimentato completamente con energia idrica. Da qui i partecipanti si addentreranno a piedi nei fitti uliveti ciminesi e potranno immergersi completamente nella natura incontaminata del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Due le tappe obbligatorie: un palmento millenario, nel quale per generazioni è stato prodotto vino di ottima qualità, e l’azienda agricola “A Sena Runcatini”, in cui sarà possibile osservare il funzionamento di un frantoio moderno e tutte le fasi di produzione del nostro oro liquido. La prima parte dell’esperienza si concluderà con una degustazione di prodotti tipici ciminesi, nonché dell’olio, protagonista indiscusso dell’evento. Dopo la sosta, il percorso si chiuderà ad anello dal punto di partenza. Completato il percorso si darà il via alla seconda parte della giornata, che prevede la presentazione del libro “Il Caciocavallo di Ciminà” dell’autore Dott. Antonio Paolillo, tecnologo alimentare. L’opera evidenzia la bontà del prodotto principe di Ciminà, un prodotto di nicchia che, seppur non si avvale di segni distintivi quali DOP o IGP, possiede in sé uno straordinario legame con il territorio. Il pomeriggio si concluderà con l’inaugurazione e la visita dello storico frantoio, ora adibito a museo dell’Olio, e l’intervento di rappresentanti della famiglia proprietaria dell’immobile, che ancora conservano la memoria storica della struttura. Il primo testimonial scelto per l’evento è il Dott. Antonio Paolillo. Paolillo si è laureato presso il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, è Auditor interno per le Aziende Agroalimentari per il settore qualità, ha conseguito un corso di alta formazione in qualità alimentare ed ha conseguito un Master di II Livello in Diritto e Legislazione alimentare presso l’Università Roma tre di Roma. È autore di articoli scientifici e ha pubblicato diversi articoli nel settore Food. È perito CTU presso il tribunale di Reggio Calabria e autore di diversi libri, tra cui “Il caciocavallo di Ciminà”, la cui presentazione è prevista contestualmente all’evento. All’evento prenderà parte anche il Dott. Vincenzo Vitale, Presidente della Fondazione Mediterranea per la promozione e lo sviluppo dell’area e della città metropolitana dello Stretto e delegato per l’Area Grecanica dell’Accademia Italiana della Cucina.

PROGRAMMA NEL DETTAGLIO

09:00 RADUNO AL FRANTOIO POLIFRONI

11:30 ARRIVO ALL’AZIENZA AGRICOLA A SENA RUNCATINI E VISITA FRANTOIO

12:30 DEGUSTAZIONE PRODOTTI TIPICI

13:30 RITORNO AL PUNTO DI PARTENZA

15:30 PRESENTAZIONE LIBRO “IL CACIOCAVALLO DI CIMINA’”

16: 30 INAUGURAZIONE FRANTOIO/MUSEO DELL’OLIO

L’evento si svolge in collaborazione alla Pro Loco di Ciminà, associazione di promozione territoriale attiva da quasi 25 anni e che vanta la pubblicazione di libri, l’organizzazione di convegni e manifestazioni, 14 edizioni della sagra del caciocavallo e la creazione di un’applicazione per smartphone e pc incentrata sulla valorizzazione di tutto il territorio nazionale (InItalia).

Itinerario

 Tempo di percorrenza: 3h
 Lunghezza del percorso: 8 Km
 Difficoltà: Facile
 Luogo di partenza: Frantoio Polifroni, sito in Contrada Camuti (Valle), dove è possibile parcheggiare le auto.
 Orario di partenza: 9.00
 Info: giovannimangiameli80@gmail.com
 Telefono: 0964 334012 - 349 646 3812

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